Oggi, 19 giugno 2012, è trascorso un mese dall’esplosione che alle 7,42 del 19 maggio scorso, davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, investì un gruppo di sedicenni che andavano a scuola, uccidendone una, Melissa Bassi, e ferendone altre cinque. Da studentesse fuori sede, le ragazze, tutte di Mesagne, prendevano ogni mattina l’autobus per raggiungere la scuola, un istituto tecnico professionale di moda, spettacolo e servizi sociali.
Alle 7.42, mentre stavano varcando i cancelli della scuola, furono colpite dall’esplosione di un ordigno, posto nei pressi della scuola dal 68enne Giovanni Vantaggiato, reo confesso, che proprio ieri durante nuovi interrogatori avrebbe ammesso di aver messo appunto anche l’attentato del febbraio del 2008 a Torre Santa Susanna, ai danni di Cosimo Parato, da lui accusato di averlo truffato.
Una ricostruzione dei fatti che avviene tra confessioni, ammissioni di colpa ed discussioni intercettate, in cui Vantaggiato diceva alla moglie di “sparire” con l’auto. Secondo i magistrati, Vantaggiato “tentò di occultare il possesso” della Fiat Punto bianca a tre porte parcheggiata davanti la sua abitazione chiamando la moglie al telefono di casa dal deposito di carburanti dove stava lavorando. Quella stessa auto che compare più volte nei pressi della scuola Morvillo Falcone il giorno dell’attentato, come è possibile vedere dalle telecamere di sorveglianza del chiosco che si trova vicino l’istituto.
Rimangono, tuttavia, diversi dubbi sul movente: non si sa ancora se quella bomba era indirizzata al Tribunale, anche se sarebbe un’ipotesi improbabile, visto che dista 200 metri dall’ingresso della scuola, o al preside della scuola stessa, Angelo Rampino, il quale sarebbe comunque stato allontanato per motivi di sicurezza.
Sorgono diversi dubbi, inoltre, su eventuali complici: non convince, infatti, la confessione di Vantaggiato, che avrebbe affermato di aver fatto tutto da solo. E, intanto, si continua ad indagare anche su un presunto coinvolgimento dell’uomo nell’attentato che a Squinzano sventrò la villa di un dirigente Asl di Lecce, il quale non rinnovò a Vantaggiato il contratto per la fornitura di gasolio per il riscaldamento.
Intanto oggi, ad un mese da quel drammatico giorno in cui perse la vita Melissa, sono previste manifestazioni nel paese di origine della ragazza, dove si terranno concerti a titolo gratuito da parte di artisti locali e no, per ricordare la giovane, anche attraverso la lettura delle lettere del fidanzato e della migliore amica, anche lei ferita nell’attentato.