Per quanto la validità dei programmi di protezione per smartphone possa apparire scontata nonché largamente condivisa, c’è ancora chi si ostina a eludere la loro efficacia, soprattutto per quanto concerne le app di criptaggio messaggi. Sono in tanti, infatti, a disconoscere tuttora il contributo preventivo di questi validi strumenti di protezione per le comunicazioni mobili.
A provare a fare un po’ di chiarezza sullo stato attuale delle cose, ci ha pensato uno studio statunitense presentato nel 2016 da alcuni ricercatori di Google e della Carnegie Mellon Univeristy di Pittsburgh, in occasione del Symposium On Usable Privacy and Security (SOUPS), tenutosi come ogni anno a Santa Clara, in California. Ne è saltato fuori che quasi il 7% delle oltre 1.500 persone intervistate utilizzavano delle app che credevano erroneamente sicure e criptate quando in realtà non lo erano affatto. Questo ovviamente la dice lunga sul livello di conoscenza di tali strumenti di difesa.
Ancora più incredibile è stato però constatare che la scelta di utilizzo o meno di un’app di criptaggio dati venisse suggerita dal concomitante apprezzamento di quest’ultima da parte di amici e parenti. In parole povere, i partecipanti hanno esordito con risposte del tipo: “Uso un’app di criptaggio perché lo fanno anche i miei amici”, e non, come verrebbe logico pensare, perché un’app di sicurezza può difendermi efficacemente quando invio o ricevo un messaggio da qualcuno! Non a caso le app più utilizzate, come Facebook Messenger, Google Hangouts o, fino a pochi mesi fa anche WhatsApp, non utilizzano affatto la crittografia end-to-end per la messaggistica. Insomma, il traguardo verso la piena consapevolezza dei vantaggi offerti da tali strumenti difensivi sembra ancora lontano.
Eppure a tutt’oggi non mancano dispositivi all in one che permettono un uso integrato di tali app senza alcun intervento aggiuntivo da parte dell’utilizzatore, come lo smartphone criptato Zimmermann, che assicura una protezione pressoché totale quando si comunica con altri telefoni o si naviga in rete su siti, social network, app di messaggistica ecc. Questo incredibile smartphone, dotato di algoritmo di protezione PGP, possiede altresì specifici strumenti di difesa contro gli attacchi perpetrati attraverso malware, trojan, virus, sniffer, software di leackage ecc. utilizzati nel furto di dati mobili. Il telefono è inoltre idoneo alla virtualizzazione dell’intero sistema operativo, con possibilità di creazione di account protetti e spazi virtuali completamente personalizzabili, indipendenti l’uno dall’altro.
Insomma, se avete a cuore la protezione delle vostre comunicazioni mobili e disdegnate come noi la noncuranza di molti riguardo a questi efficacissimi strumenti di protezione, varrebbe proprio la pena farci un pensierino!