FBI, backdoor per le intercettazioni online?

FBI, backdoor per le intercettazioni online?

Documenti ottenuti da EFF delineano alcuni punti del piano “going dark” con cui il Bureau vorrebbe dotarsi di nuove opzioni di sorveglianza
Roma – Nuovi documenti confermano il progetto dell’FBI per estendere le leggi sulla sorveglianza federale. Electronic Frontier Foundation (EFF) ha ricevuto alcuni documenti che attendeva da ormai due anni, quando aveva depositato una richiesta sulla base del Freedom of Information Act (FOIA).

Al centro, le richieste dell’FBI per modernizzare le tecniche di intercettazione ai nuovi mezzi di comunicazione: i documenti testimoniano ulteriori dettagli del piano del Bureau denominato “Going Dark” e coordinato per espandere l’esistente normativa in materia di sorveglianza e sviluppare un nuovo quadro. Apparso nel budget per il 2010, con cui gli venivano affidati 233,9 milioni di dollari più altri 9 milioni come richiesta di budget congressuale, l’FBI ci starebbe lavorando sottotraccia dal 2006.
Il New York Times ha anche legato il programma ad un piano per estendere le normative sulla sorveglianza federale come il Communications Assistance to Law Enforcement Act (CALEA).

L’iniziativa del Bureau è orientata a far superare le difficoltà che l’autorità sta avendo con le tecniche di intercettazione cui è abituata rispetto all’evoluzione delle nuove tecnologie. E in particolare ad ottenere la possibilità di sorvegliare “email, siti di social network e le tecnologie di comunicazione peer-to-peer”.

Fonte: Punto Informatico

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