Oltre 560 scrittori ed intellettuali firmano contro le intercettazioni

Oltre 560 scrittori ed intellettuali firmano contro le intercettazioni

In occasione della Giornata Mondiale per i Diritti Umani, 562 autori, tra cui 5 Premi Nobel, residenti in oltre 80 paesi si sono uniti per lanciare un appello in difesa delle libertà civili contro il controllo di massa e la sorveglianza delle aziende e dei governi. Gli scrittori insigniti del Nobel che hanno firmato l’appello sono: Orhan Pamuk, J.M. Coetzee, Elfriede Jelinek, Günter Grass e Tomas Tranströmer. Tra gli scrittori italiani che hanno aderito alla mobilitazione: Dacia Maraini, Umberto Eco, Erri De Luca, Paolo Giordano, Andrea de Carlo.

 Questo appello globale è stato organizzato da un gruppo indipendente di autori internazionali e, in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti Umani, è stato pubblicato da oltre 30 quotidiani in tutto il mondo tra cui “La Repubblica”, “The Guardian”, “Le Monde”, “El Pais”, ecc.
 Una Carta Internazionale dei Diritti Digitali, è quanto chiede l’  appello che ha già raccolto oltre 100.000 firme.

Che gli scrittori siano preoccupati dalla sorveglianza di massa da parte delle agenzie governative, in testa la NSA americana e delle società online era già emerso in un sondaggio del Pen Center americano, associazione di scrittori per i diritti. L’indagine segnalava timori e preoccupazioni nell’85% degli scrittori e addirittura cambiamenti già in atto nei comportamenti di scrittori e giornalisti: per esempio evitare nelle conversazioni, nelle mail e anche nelle ricerche su Google certi argomenti “sensibili” come questioni militari, Medio Oriente e il Nord Africa, incarcerazione di massa, politiche della droga, pornografia, il movimento di protesta Occupy, lo studio di certe lingue, le critiche al governo Usa.  Altri avevano cominciato ad utilizzare sistemi di sicurezza come rilevatori di microspie e Stealth Phone, cioè cellulari non intercettabili.

Nel testo dell’appello si legge: “Negli ultimi mesi , l’estensione della sorveglianza di massa è diventata di dominio pubblico. Con pochi clic del mouse i governi possono accedere al vostro cellulare, al vostro indirizzo email, ai vostri social networking e alle ricerche che fate su Internet.
Possono seguire le vostre inclinazioni e le attività politiche e, in collaborazione con le società Internet, che raccolgono e memorizzano i dati, sono in grado di prevedere i vostri consumi e i vostri comportamenti. 
L’inviolabile integrità dell’individuo è il pilastro fondamentale della democrazia. L’integrità umana va oltre la fisicità corporea. Tutti gli esseri umani hanno il diritto di non essere osservati e disturbati nei loro pensieri, nel loro ambiente personale e nelle comunicazioni. 
Questo diritto umano fondamentale è stato annullato e svuotato dall’uso improprio che stati e grandi imprese fanno delle nuove tecnologie a fini di sorveglianza di massa”. 
La protesta è stata inviata agli Stati, alle imprese, ai cittadini, all’ONU ed ai Governi.

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