La geolocalizzazione di persone, oggetti o animali sta favorendo numerose attività umane. Ne sono esempio i bracciali anti smarrimento e anti annegamento per bambini e animali o i sempre più potenti localizzatori satellitari.
Farà discutere e riaccenderà polemiche sulla privacy mai sopite, una nuova app per smartphone in via si sviluppo in casa Facebook. Si tratta di un’applicazione che seguirà gli utenti in tutti i loro spostamenti e avviserà dell’eventuale presenza di amici nelle vicinanze.
Pare che il tracciamento sia attivo anche quando il programma non è in uso. Insomma, una volta accettati termini e condizioni, il pedinamento sarà continuo e incessante, le informazioni relative alla nostra posizione saranno diffuse in maniera automatica ai nostri amici.
Questa applicazione prende spunto da Glancee, una startup italo-americana acquistata da Facebook lo scorso anno. L’asso nella manica dell’iniziativa risiede proprio nel pedinare 24 ore su 24 l’utente senza che lo stesso lo richieda esplicitamente, quindi in maniera oscura.
Come sempre la preoccupazione ricade nell’ambito della privacy. Nonostante gli ideatori parlino del programmino non come uno strumento per spiare o controllare, ma solamente per sapere se qualche amico è nelle vicinanze. In realtà la differenza appare minima.
Parlando in maniera oggettiva, con questa manovra il social network punta a spingere ancora sull’applicazione per cellulare e vuole avvicinare le aziende, interessate a dialogare con chi si trova in prossimità di un punto vendita e magari creare dei bisogni.
L’attenzione alla geolocalizzazione e all’inseguimento resta alta anche se l’impiego professionale di sistemi di tracking (ad esempio per il monitoraggio di flotte aziendali, controllo criminali, investigazioni..) richiede l’uso di strumenti affidabili che permettano di intervenire in sicurezza e che siano garantiti da esperti nel settore della sicurezza e della sorveglianza. Endoacustica.