Ucraina, sventata operazione di spionaggio dai parte dei Cechi.

Ucraina, sventata operazione di spionaggio dai parte dei Cechi.

Di spionaggio in questi ultimi tempi si è sentito ampiamente parlare, soprattutto in relazione alle reti informatiche ed al furto di brevetti e informazioni, compiuti da hacker mediorientali e cinesi per appropriarsi indebitamente di tali risorse riservate.

E di spionaggio internazionale si continua a parlare anche in questi giorni, in seguito ad un articolo pubblicato sul giornale on line “centrum.cz”, secondo il quale un’agenzia di spionaggio ceca avrebbe tentato, ma non ci sarebbe riuscita, di compiere un’azione segreta in Ucraina. Il fallimento di questa operazione avrebbe portato all’arresto di un ingegnere dell’aviazione civile di Kiev e a una crisi diplomatica tra Ucraina e Repubblica Ceca.

Secondo il giornale online, l’uomo, infatti, avrebbe fatto da spia, raccogliendo informazioni importanti su dispositivi di localizzazione satellitare particolari, che dovrebbero essere usati da carri armati russi ed ucraini, sugli aerei An-70 ed An-178 e sulla costruzione di missili, per poi venderle ai cechi.

Sembra quasi un film di spionaggio che ricalca missioni compiute durante la Guerra Fredda, ma è la realtà ed è dei giorni nostri. E, particolare non irrilevante, la stessa testata giornalistica avrebbe anche affermato che quest’azione di spionaggio, compiuta proprio in uno stabilimento che durante la Guerra Fredda produceva missili nucleari per l’URSS, coinvolgerebbe anche altri paesi, tra cui Stati Uniti, Francia, Germania e Cina.

Ci si chiede, a questo punto, quali interessi possano avere questi paesi nello spiare segreti industriali ucraini in ambito militare, perché tali informazioni siano così importanti e dove si prevede di utilizzare i dispositivi prodotti negli stabilimenti dell’Ucraina.

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