Spiare gli sms della moglie è reato

Spiare gli sms della moglie è reato

Stalking: a Treviso primo marito ammonito dal questore per aver sbirciato il telefonino

TREVISO. Spiare gli sms del coniuge è stalking. Una tentazione per tanti quella di controllare il cellulare del partner, curiosità o mancanza di fiducia che in particolari condizioni può diventare reato. Quello di un marito ripreso dal questore di Treviso per l’abitudine di leggere i messaggini della moglie è uno dei casi di ammonimento registrati nella Marca e citati dal vicequestore aggiunto Roberto Dalla Rocca nel corso dell’incontro dal titolo «Stalking, quando le attenzioni diventano persecuzione» organizzato ieri mattina presso l’ospedale Ca’ Foncello dall’Associazione Italiana Donne Medico di Mogliano e dall’assessorato alle pari opportunità del Comune di Treviso. L’ammonimento è un intervento preventivo di competenza del questore che si basa sull’istanza presentata dalla persona offesa, sull’acquisizione di notizie e su eventuali testimonianze che la confermino. Dall’entrata in vigore della legge sullo stalking ad oggi sono 31 gli ammonimenti messi in atto nella Marca, 2 di questi nei confronti di donne. Lo stalking in provincia di Treviso si sta rivelando un fenomeno «in allarmante diffusione» secondo quanto affermato dal prefetto Aldo Adinolfi. Le autorità invitano a non sottovalutare questo reato introdotto introdottonel 2009. Per il colonnello Gianfranco Lusito, comandante provinciale della Compagnia dei Carabinieri la sottovalutazione del problema è una delle principali cause di fatti più gravi. Lo stalking può infatti sfociare nella violenza sessuale o nell’omicidio. Che denunciare sia importante lo testimonia anche il fatto che, secondo quanto affermato dal pubblico ministero Valeria Sanzari, in provincia di Treviso, tranne in un caso, non si sono verificati episodi di violenza in seguito all’introduzione delle misure cautelari nei confronti degli autori del reato. Il colonnello Gianfranco Lusito ha invitato a prendere consapevolezza del problema, ad essere chiari nel dire il proprio no allo stalker perché eventuali atteggiamenti altalenanti potrebbero infondere un’idea di accondiscendenza. Tra i consigli anche quello di essere vigili uscendo di casa, registrare le conversazioni telefoniche anche se mute, tenere un diario degli eventi più importanti conservato mail, lettere e sms e di tenere sempre portata di mano un cellulare per eventuali emergenze.

Fonte: Tribuna Trevi

 

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