Il business sulle pensioni di invalidità ha da sempre preoccupato il nostro Paese aggravando la situazione economica generale. Uno dei sistemi più efficaci nel combattere questo tipo di illeciti, fortemente radicati nel territorio, è l’utilizzo di micro telecamere che assicurano la buona riuscita delle operazioni e la raccolta di prove inequivocabili.
Lo sa bene la Guardia di Finanza di Palermo che ha incastrato tre soggetti, due uomini ed una donna, che da oltre 30 anni percepivano la pensione di invalidità come ciechi assoluti provocando, negli anni, un danno allo Stato per oltre 520 mila euro.
I truffatori sono stati ripresi dalle telecamere mentre giocavano a carte, andavano dal barbiere e a fare la spesa senza alcuna difficoltà. Uno aveva addirittura un profilo Facebook in cui era palese che l’uomo conduceva una vita del tutto normale. Lo stesso è risultato intestatario di un auto. I finanzieri lo hanno monitorato e filmato mentre passeggia parlando al cellulare, spazza il cortile di casa e va dal barbiere senza alcun aiuto o difficoltà.
Gli altri due truffatori ciechi, frequentavano i bar, giocavano a carte, passeggiavano e facevano compere. Entrambi, avevano formalmente dei delegati per il ritiro della pensione.
L’attività di osservazione e di pedinamento, con foto e riprese video è perpetrata quotidianamente dalle Forze dell’Ordine che utilizzano validi sistemi di sorveglianza in grado di garantire la massima discrezione per la buona riuscita delle operazioni. Alla stessa maniera diversi cittadini partecipano attivamente a questo tipo di monitoraggi acquistando micro camere professionali e immortalando situazioni “anomale”. Collaborando con le forze dell’ordine non solo si eleva il proprio grado di cittadinanza attiva, ma soprattutto si contribuisce a ridurre il peso economico nazionale che questi malviventi procurano giorno dopo giorno.