13 anni, un telefono di ultima generazione e una connessione wireless. Apparentemente i tre elementi insieme non costituiscono un pericolo. Ma cosa succede se quella che è poco più che una bambina si sveglia in piena notte per chattare con uno sconosciuto che si finge suo coetaneo, quando in realtà è un uomo di quarant’anni con intenzioni non proprio raccomandabili?
Francesca, nome di fantasia attribuito alla minorenne, si svegliava di notte e restava a chattare con l’uomo fino all’alba poiché non le era permesso farlo di giorno, in quanto i genitori le proibivano di frequentare i Social Network.
E mai avrebbero sospettato una cosa del genere se non si fossero accorti di quella continua stanchezza da cui era affetta la loro figlia da diverso tempo, fino a quando la stessa tredicenne non ha ammesso quello che per lei era un gioco innocente ma che avrebbe potuto sfociare in qualcosa di davvero pericoloso per lei.
Per fortuna così non è stato, in quanto la stessa ragazza ha saputo controllarsi e ha saputo rifiutare le richieste dell’uomo di vedersi in luoghi poco frequentati, grazie anche ai consigli delle amichette che avevano capito in tempo cosa stesse succedendo.
Prima fotografie innocenti, poi di parti del corpo e di nudo integrale, fino alla richiesta di sesso virtuale e di un incontro al buio. Questo era ciò che chiedeva il finto tredicenne da mesi a Francesca. Ma questa, per fortuna, si è saputa fermare ed è riuscita a raccontare ai genitori quello che stava succedendo, permettendo loro di avvertire le forze dell’ordine, che hanno provveduto ad individuare l’uomo, già noto per reati di natura sessuale.
Un caso simile era successo nel 2009 tra un’altra tredicenne e l’attore comico Alessio Saro, allora 33enne che, con lo pseudonimo di Billy Ballo o Nick Malanno, era riuscito ad entrare in confidenza con la ragazzina a tal punto da poter sfruttare anche la sua fama per riuscirla ad incontrare ed avere rapporti con lei, cosa che poi è stata scoperta dai genitori, che hanno denunciato per pedofilia l’attore.
Difficile il mestiere di genitore, dunque, soprattutto con il diffondersi tra gli adolescenti delle nuove tecnologie. La voglia di non farli sentire diversi dai loro coetanei, infatti, spinge spesso i genitori ad assecondali nelle loro richieste di possedere questi strumenti super tecnologici. Un modo per controllare i propri figli, senza rinunciare ad accontentarli, oggi viene dalla stessa tecnologia. Si potrebbe infatti regalare alla propria figlia un cellulare spia, per capire con chi e come conversa, sia al telefono che in qualsiasi luogo.
Se i genitori di Francesca, inoltre, non avessero ottenuto la sua confessione avrebbero potuto optare per strumenti come le microspie. Con la microspia video 3G, per esempio, installata nella stanza della ragazza, avrebbero potuto vedere quello che la loro bambina faceva di notte, permettendo di prendere contromisure tempestive.