Guida alla sorveglianza video: parte 1 – Introduzione e scelta della videocamera

Guida alla sorveglianza video: parte 1 – Introduzione e scelta della videocamera

Progettare una soluzione di video sorveglianza richiede decisioni su 7 punti fondamentali, attraverso cui tenteremo di guidarvi ora, specialmente per coloro che si avvicinano per la prima volta a questo settore.

Le 7 domande fondamentali sono:

* Che tipo di telecamere di sicurezza usare?
* Come collegare le telecamere ai sistemi video?
* Che tipo di sistema video usare?
* Come conservare i filmati?
* Che tipo di analisi video usare?
* Come visualizzare i video?
* Come integrare il tutto con altri sistemi?

1. Scegliere la giusta telecamera

Le telecamere sono letteralmente gli occhi di un sistema di videosorveglianza, e vanno posizionate in aree critiche per tenerle sotto osservazione.

I due principi di base del posizionamento di una telecamera sono: utilizzare passaggi obbligati e proteggere i valori.

I passaggi obbligati per persone o veicoli che entrano nella vostra area sono, ad esempio, porte, corridoi e passi carrabili. Posizionando una telecamera vicino ad una porta potrete facilmente determinare chi entra e chi esce.
I valori sono oggetti specifici, beni o aree che necessitano di protezione. Ad esempio, oggetti quali cassette di sicurezza o registratori di cassa, o aree in cui si verificano attività importanti, quali ad esempio il parcheggio o la reception di un albergo. La definizione di bene è relativa alle esigenze e alle priorità della propria organizzazione.

Una volta determinate quali aree coprire, bisogna decidere in merito a quattro caratteristiche della fotocamera:

1.1 Fissa vs PTZ: Una telecamera può essere fissa, e guardare solo in un punto specifico, o mobile tdi tipo PTZ , ovvero Pan, Tilt e Zoom (spostamento a destra ea sinistra, su e giù, e zoom). La maggior parte delle telecamere utilizzate nella sorveglianza sono fisse. Le PTZ sono generalmente usate per coprire settori più ampi, e dovrebbero essere scelte solo se si prevede un uso quotidiano e continuativo delle telecamere. Le telecamere fisse, inoltre, costano mediamente tra 5 e 8 volte meno rispetto alle PTZ.

1.2 Colore vs Infrarosso vs Termico: in TV, un filmato può essere a colori o in bianco e nero.Per una videocamera di sorveglianza, l’uso del bianco e nero ha senso se l’illuminazione è molto bassa (ad esempio di notte). In queste condizioni, telecamere a raggi infrarossi o termiche produrranno immagini in bianco e nero. Le termocamere ad infrarossi richiedono speciali lampade (illuminatori a raggi infrarossi) che producono un’immagine chiara al buio, ma sono notevolmente più costose rispetto alle normali telecamere a colori. Le telecamere termiche non richiedono illuminazione, ma producono solo sagome di oggetti basate sulla loro impronta termica e sono molto costose. Per un uso diurno in zone illuminate, le telecamere a colori sono la scelta più ovvia.

1.3. Definizione Standard vs Megapixel: Come scegliere un televisore. Come per la TV, storicamente si sono usate telecamere a definizione standard, ma ora le telecamere ad alta definizione sono la norma. Mentre TV ad alta definizione arriva al massimo a 3 megapixel, le telecamere di sorveglianza possono raggiungere anche una definizione di 16 MP ed oltre.

1.4 IP vs analogico: La più grande evoluzione del monitoraggio video è il passaggio dalle telecamere alle IP. Mentre tutte le telecamere di sorveglianza sono digitalizzate per poter visualizzare e registrare su computer, le camere IP digitalizzano il video all’interno della videocamera stessa, ed usano soltanto una risoluzione Megapixel. Con queste caratteristiche di qualità, stanno rapidamente guadagnando fette di mercato.

La maggior parte degli acquirenti di sistemi di sorveglianza video usa sistemi combinati. Ad esempio, telecamere analogiche fisse a raggi infrarossi intorno al palazzo, con una telecamera analogica PTZ a monitorare il parcheggio, mentre all’interno si può usare una telecamera fissa megapixel che copre il magazzino e un certo numero di telecamere IP fisse per gli uffici.

(Continua con la Parte 2)



Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *