Caso Ruby, inchiesta spiata: settimanale l’Espresso sostiene che le persone coinvolte erano già in allerta

Caso Ruby, inchiesta spiata: settimanale l’Espresso sostiene che le persone coinvolte erano già in allerta

L’ESPRESSO IPOTIZZA TRE TENTATIVI DI SPIARE INCHIESTA

Nel caso Ruby ci sarebbero state fughe di notizie che hanno messo in allerta le persone coinvolte. E’ questo in sintesi quanto sostiene un articolo pubblicato sul settimanale L’Espresso in edicola da domani.
”Tutto porta a ipotizzare tre tentativi di spiare l’inchiesta su Ruby”, sostiene il settimanale, ricordando che fra il 30 e il 31 agosto (quindi ben prima che la notizia fosse diffusa il 26 ottobre dal Fatto Quotidiano) fu sfondata la porta del capo dei gip di Milano anche se nulla fu rubato e il giorno dopo si scoprì che era stato rovistato anche l’archivio del giudice titolare del caso ed era stata rubata la chiave dell’ufficio del giudice che aveva autorizzato le intercettazioni.
A questi elementi, l’Espresso aggiunge alcune intercettazioni precedenti ad ottobre fra le persone coinvolte.
Lele Mora ed Emilio Fede che a fine agosto sottolineano la ”riservatezza” dell’agente dei vip.
Il direttore del Tg4 che parla di tre telefoni sotto controllo nell’entourage. La consigliera regionale Nicole Minetti che convoca le ragazze ad Arcore il 17 ottobre.
E infine il fatto che ”il 21 ottobre gli avvocati Ghedini e Longo cominciano a sentire testimoni per difendere il premier da un’accusa che i pm non hanno ancora formulato”.

Fonte: Diretta News

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