Le donne spiano il partner molto più degli uomini. E spesso arrivano addirittura a lasciarlo via email. Secondo uno studio della East Carolina University a Greenville, Carolina del Nord, il sesso più abituato a vivere la relazione attraverso il computer è quello femminile. Sono le donne, stando a quanto riportato su Computers in Human Behaviour, le più intrusive e incapaci di rispettare la privacy, in nome del proprio bisogno di rassicurazione.
Di fronte alla possibilità di controllare il compagno non c’è buon proposito che tenga: lei trafuga il cellulare, si intrufola nella posta, controlla la cronologia del pc. Per capirlo, la sociologa Sloane Burke e i suoi colleghi hanno chiesto a 804 studenti di completare un sondaggio anonimo online in cui veniva chiesto loro se avessero mai utilizzato la tecnologia per spiare il partner. Circa i due terzi degli intervistati disposti a dichiarare il genere erano di sesso femminile. Tra queste donne, il 34% ha dichiarato di aver interrotto via e-mail la relazione con il compagno più di una volta, mentre solo il 14% degli uomini ha ammesso di aver fatto lo stesso. L’indagine ha anche scoperto che le donne sono le più propense a controllare il comportamento di lui sui social network e di leggere i messaggi e le chiamate sul cellulare. Tra gli uomini che hanno risposto al sondaggio, il 3% ha invece ammesso di aver nascosto una telecamera nella stanza dell’amante e il 5% di utilizzare regolarmente inseguitori cellulari online per monitorarne gli spostamenti. Il 2% ha addirittura dichiarato di aver installato sul computer della compagna dei software che consentono di visualizzare i loro schermi da un pc remoto in tempo reale. Dunque anche in lui c’è una certa dose di morbosità, con un surplus di invasione tecnologica.
“Questa differenza – spiega la professoressa Maria-Paola Paladino, del Dipartimento di Scienze della Cognizione e Formazione dell’Università di Trento – mi fa pensare agli stereotipi di genere. Sbirciare nella posta elettronica del partner è un comportamento che denota gelosia, un’emotività poco controllata. Questa è una caratteristica che rientra nell’immagine stereotipica della donna, ma è decisamente in conflitto con lo stereotipo di genere maschile secondo il quale gli uomini dovrebbero vivere la relazione affettiva con maggior distacco e minor emotività delle donne. Interpreterei quindi il dato con cautela, tanto più che la ricerca è stata condotta tramite questionario. In altri termini, stiamo discutendo non quello che uomini e donne hanno fatto, ma quello che uomini e donne hanno riferito di aver fatto. E si sa che i questi casi c’è sempre il rischio di rispondere assecondando le aspettative sociali”.
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