SPIONAGGIO AL PARLAMENTO ISLANDESE – Una storia da thriller che viene dall’Islanda, con il sospetto di un’azione di spionaggio e sullo sfondo l’ombra di Wikileaks. La polizia ritiene che qualcosa di strano sia successo nelle stanze della politica islandese, o stesse per succedere: tutto comincia infatti con il ritrovamento di un computer all’interno del parlamento di islandese, l’Althingi, a Reykjavík.
La storia risale allo scorso febbraio, ma è uscita solo in questi giorni.
Protagonista è un computer lasciato all’interno dell’Althingi. A trovarlo è stato un dipendente del parlamento islandese che ha chiamato la polizia. Il computer si trovava in una stanza vuota del palazzo.
Risalire al proprietario è stato impossibile. Tutto all’interno dell’hard disk era stato cancellato.
“Era una cosa molto sospetta” ha detto Helgi Bernódusson, capo della sicurezza dell’Althingi raccontando quanto accaduto in un’intervista al quotidiano Morgunbladid. “Non riuscivamo a capire e abbiamo chiamato la polizia.”
È proprio Helgi Bernódusson a confermare che si ritiene che il computer facesse parte di una missione di spionaggio. Il sospetto è che sia stato piazzato all’interno del Parlamento per accedere ai computer dei deputati e al sistema informatico dell’Althingi, con l’obiettivo di scaricare dati e informazioni.
Chi ci sarebbe dietro? I più sospettati sono hackers vicini a Wikileaks. Di certo a piazzare lì il computer sono stati dei professionisti, visto che non appena è stato disconnesso un programma ha cancellato tutti i file contenuti nell’hard disk.
Non si va però oltre le ipotesi. Il sospetto cade su Wikileaks ma nessuno è stato arrestato o fermato. In compenso, dopo quanto accaduto il sistema di sicurezza dell’Althingi è stato migliorato. Almeno così sostengono le autorità.
Fonte: Diretta News