Internet “Kills” The Mafia Stars

Internet “Kills” The Mafia Stars

Nella “post information age” le mafie sono rimaste ferme all’analogico, mentre una informazione che si fa sempre più personalizzata, diffusa attraverso il web, che garantisce l’anonimità dei fruitori, abbatte le barriere della comunicazione e dell’ignoranza.

La scorsa settimana è accaduto qualcosa a Casal di Principe la cui rilevanza è stata forse un po’ troppo sottostimata dai principali media italiani, che si occupano di camorra solo quando scorre sangue e quando c’è da mettere un boss arrestato in vetrina.

Nella notte del 10 Febbraio, la squadra mobile della Polizia di Caserta ha interrotto un summit, in via Rosmini 6 a Casal di Principe, sorprendendo seduti a discutere intorno ad un tavolo sette persone tra cui Cristofaro Dell’Aversana di 43 anni, sorvegliato speciale che finì in carcere durante l’operazione “Spartacus 3”, Mario Iavarazzo di 36 anni, Attilio Pellegrino di 42 anni, Francesco Panaro di 40 e Mirko Ponticelli di 25 anni, tutti ritenuti dagli investigatori elementi di spicco del “Clan dei Casalesi”. Nell’ambito dell’operazione è stato sequestrato anche uno scanner per la rilevazione di microspie. Due gli arrestati, Dell’Aversano con l’accusa di violazione degli obblighi di sorveglianza, ed il proprietario dell’appartamento, l’insospettabile Giuseppe Sgalia, con l’accusa di furto di energia elettrica.

Fin qui si tratterebbe di una notizia di cronaca locale, degna solo di essere riportata, in attesa che le indagini della magistratura antimafia accertino l’entità e la rilevanza delle persone arrestate. Ma è ciò che è accaduto il giorno dopo che è inquietante e meriterebbe una riflessione. Alle 9 del mattino, in tutte le edicole e bar di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e circondario, non c’era più nemmeno una copia della stampa locale che riportava la nota della questura di Caserta relativa all’operazione ed ai nominativi degli arrestati e fermati. Non una copia da comprare, né da leggere negli espositori o nei bar dove, mentre si sorseggia un caffè, un quotidiano locale da sfogliare c’è sempre.

In un bar dove era disponibile una sola copia del Mattino per la lettura, mancava guarda caso proprio una pagina locale. Strappata.

C’è quindi da chiedersi come mai sia successo, e che interpretazione dare ad un episodio come questo, quando invece in occasione dell’arresto di Antonio Iovine fu fatta una tiratura eccezionale ed i quotidiani erano disponibili in ogni locale ed edicola del casertano.

Fonte: Agorà Vox

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *