Microsoft pubblica la nuova versione del suo “Security report“. In crescita il “phishing”, come il “malware” che sfrutta contraffazioni e false inserzioni, specie in Italia. Truffe anche sui network sociali, sempre più territorio di caccia
Approcci sempre più sofisticati, finti annunci economici e attività di marketing, abili truffe con marchi contraffatti. Microsoft ha pubblicato la decima edizione del suo Security Intelligence Report: il cybercrimine cresce di pari passo con le economie della rete. Il SIR di Microsoft è una ricerca condotta semestralmente a livello mondiale, e tiene conto di delle principali minacce alla sicurezza informatica.
Crimine specializzato. Il nuovo report copre una ricerca effettuata tra gennaio e dicembre 2010, ed evidenzia una polarizzazione del comportamento cybercriminale. I malintenzionati utilizzano tattiche sempre più ingannevoli per sottrarre denaro agli utenti, e una delle armi di maggior successo sono campagne di marketing e promozioni di prodotti che in apparenza hanno tutti i crismi della legittimità.
Il nuovo territorio di caccia per il cybercrimine sono le reti sociali, con un aumento del 1200% dell’attività illegale. Secondo il SIR, gli attacchi di phishing attraverso i social network sono passati dall’8,3% (rispetto a tutti i mezzi adottati per il phishing) di gennaio 2010 all’84,5% di dicembre 2010. Ovvero, la stragrande maggioranza dei tentativi di adescamento adesso viaggia sui social network e i giochi online. La gravità della minaccia aumenta esponenzialmente se si considera che ad un utente ne sono collegati altri. E che possono essere danneggiati in caso di assunzione di falsa identità da parte dei malintenzionati, o di virus che invitano a cliccare link che sembrano provenire da contatti reali della vittima. Un caso recente è il falso video del raid nel compound di Bin Laden, che nascondeva una minaccia malware. Molto attivi anche i cybercriminali che usano tecniche di social engineering come promozioni finanziarie e commerciali, per estorcere denaro o indurre gli utenti a scaricare contenuti dannosi.
Malware pubblicitario. I falsi annunci spopolano nel nuovo SIR, e sono tra i principali diffusori di software malevolo: sei tra le prime dieci famiglie di malware maggiormente diffuse rientrano in questa categoria. Attraverso questi virus, che infettano i pc ma per fortuna non ne compromettono la stabilità, i criminali informatici ottengono denaro ingannando gli utenti con inserzioni truffaldine e anche, ironicamente, vendita di software di sicurezza contraffatto.
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