Gli hacker cinesi rubano gas e petrolio

Gli hacker cinesi rubano gas e petrolio

Hacker cinesi avrebbero violato la sicurezza dei sistemi informatici di almeno cinque multinazionali dell’energia. Lo rivela un rapporto diffuso da McAfee che però non fa nomi. Sarebbero state rubate informazioni finanziarie e brevetti industriali.

Gas e petrolio – McAfee tiene subito a precisare che non ci sono prove che dietro agli attacchi alle reti informatiche delle compagnie petrolifere occidentali ci sarebbe lo zampino del governo di Pechino. L’operazione, soprannominata “Night Dragon”, sarebbe opera di hacker “indipendenti”. Sta di fatto che negli ultimi due anni, se non addirittura quattro, i computer di almeno cinque multinazionali sono state ripetutamente violate al fine di rubare informazioni relative alla localizzazione e al valore dei giacimenti di gas e petrolio, contratti di offerta e brevetti industriali. McAfee parla di cinque multinazionali, senza svelarne i nomi, ma rivela che l’attacco potrebbe aver coinvolto altre sette o forse più aziende del settore che non sono state ancora individuate. Il valore delle informazioni rubate valgono milioni se vendute alla concorrenza.

Modalità attacco – Dmitri Alperovitch, vice presidente della ricerca per le minacce Internet di McAfee, spiega anche le modalità di attacco alle reti delle aziende petrolifere. Non si è trattato, in realtà, di niente di altamente sofisticato. Gli hacker sono riusciti a entrare nei network sfruttando debolezze dei siti web pubblici e quelle dei dirigenti tramite e-mail infette. McAfee ha fornito tutti i dettagli all’FBI che sta indagando.

Fonte: Jack Tech

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