Ex vicedirettore del DAS ammette: spiavamo illegalmente attivisti anche in Italia

Ex vicedirettore del DAS ammette: spiavamo illegalmente attivisti anche in Italia

Germán Villalba, vicedirettore della sezione “Fonti Umane” del DAS (la polizia politica colombiana), ha riconosciuto di fronte alla Procura Generale della Nazione le proprie responsabilità nei crimini di intercettazione illegale di comunicazioni, concorso a delinquere ed abuso di autorità.
Attraverso una rete di complici ingaggiati nel territorio europeo, e utilizzando illegalmente apparecchi ricettori o trasmittenti, Villalba ha effettuato pedinamenti e intercettazioni telefoniche e ambientali illegali in Spagna, Belgio, Francia, Portogallo, Olanda e anche in Italia. Da quest’ultimo paese, dove era accreditato col paradossale incarico di “collegamento antidroga”, ha portato avanti pedinamenti illegali ai danni di molteplici organizzazioni dei diritti umani in diversi paesi europei.
Villalba, grazie alla sua confessione, sta patteggiando la pena: la sua sarà la terza condanna nei processi relativi allo scandalo delle cosiddette “chuzadas”, le intercettazioni illegali ai danni di magistrati non allineati alla cricca del governo, giornalisti scomodi ed oppositori politici e sociali, dopo quella dell’ex direttore del Controspionaggio Jorge Lagos e del vicedirettore delle Operazioni Fernando Tabares.
Mentre in Spagna si indaga il narco ex-presidente Uribe (alle cui dirette dipendenze il DAS svolgeva le sue attività illegali all’epoca dei fatti contestati), e la magistratura belga sta valutando un’analoga procedura, si scopre che anche in Italia il governo terrorista colombiano ha inviato i suoi scagnozzi per pedinare illegalmente le associazioni, come la nostra, che solidarizzano con il popolo colombiano; un altro buon motivo, per il regime della cosca Uribe-Santos, per inviare plurinquisiti come diplomatici in Italia; a chi altri far dirigere in loco le attività criminali del DAS?

Fonte: Nuova Colombia

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