Due giovani albanesi sono finiti in manette nel marzo 2009 grazie a un’indagine condotta con intercettazioni telefoniche. oggi uno è stato condannato a tre anni di carcere, l’altro a un anno e otto mesi
Si erano creati un giro di clienti abituali, a cui spacciavano dosi di cocaina per 60-70 euro al grammo. Un commercio che garantiva introiti costanti, senza grossi rischi. Due pusher albanesi, residenti uno a Parma e l’altro a Polesine Parmense, sono stati arrestati nel marzo 2009 grazie alle intercettazioni telefoniche registrate nel corso dell’operazione “Daja” contro il traffico di droga, condotta dai carabinieri. Insieme a numerosi narcotrafficanti, sono finiti nella rete anche due “pesci piccoli”. A.A., 29enne, e H.E., 25enne, vendevano cocaina al dettaglio a pochi clienti abituali, che si rifornivano esclusivamente da loro. Oggi il primo è stato condannato dal giudice Tiziana Paquali a 3 anni e 12mila euro di multa, pena che sconterà ai domiciliari, mentre il secondo a un anno e 8 mesi e 7mila euro, pena sospesa.
Fonte: Repubblica Parma