Stamattina riunione in Tribunale indetta dalla Camera Penale di Benevento: decisi tre giorni di sciopero in segno di protesta. Si è discusso sulle modalità in cui avvengono le intercettazioni telefoniche, su richiesta della Procura della Repubblica.
Gli avvocati hanno protestato perché, a loro avviso, le intercettazioni non avvengono secondo legge, ma riguarderebbero anche quelle relative ai rapporti tra indagati e i loro legali, oppure tra indagati e persone estranee alle indagini. Si sono susseguiti nell’ordine, gli interventi del presidente della Camera Penale, Vincenzo Regardi, cui hanno fatto seguito quello del dirigente regionale di tale associazione, Mario Botti e quindi del presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Benevento, Camillo Cancellario. Le richieste dei legali sanniti, nella partecipata riunione, sono state quelle della maggiore e rigorosa applicazione dell’art. 103 del Codice di Procedura Penale.
La questione, in termini semplici, riguarda il cosiddetto divieto di ascolto di tali telefonate. Secondo una prassi giurisprudenziale, mal sopportata dagli avvocati difensori, tale divieto viene esercitato ex post e non ex ante, cioè si registra e si trascrive prima il colloquio oppure l’sms e poi si decide se tenerne conto o meno, comunque, venendo a conoscenza del contenuto che non avrebbe dovuto essere noto. Gli avvocati, in ogni caso, chiedono che si utilizzi molto di più la cosiddetta udienza camerale, nella quale il Pm e il difensore, davanti a un giudice, valutino conformemente cosa conservare e cosa distruggere dell’intercettazione, perchè irrilevante e in contrasto con il diritto costituzionale alla riservatezza.
Nel dibattito sono anche intervenuti gli avvocati Giuseppe Maturo, Guido Principe, Marcello D’Auria, Ettore Marcarelli, Monica Del Grosso, Roberto Di Santo e Andrea De Longis junior. Alla segretaria della Camera Penale Monica Del Grosso è stato dato il compito di racchiudere il contenuto del dibattito in un documento ufficiale che sarà diramato a chi di dovere. Il presidente Cancellario, infine, ha assicurato che l’Ordine non farà mancare la sua presenza e la sua azione in questa importante vicenda con gli opportuni interventi. La Camera Penale farà sapere successivamente le date in cui i tre giorni di sciopero cadranno.
Fonte: Il Quaderno