Da Torino il primo software anti-hacker

Da Torino il primo software anti-hacker

 

La riservatezza dei file è un nodo tutt’ora irrisolto per privati e aziende: dal politecnico di Torino nasce un software che rende impossibile la vista di documenti riservati a utenti indesiderati.

Gli italiani continuano a non fidarsi troppo del web: l’e-commerce non ha mai raggiunto i livelli di penetrazione che conosce in altri Paesi, e anche il numero di conti correnti on line, benché dati in crescita ogni anno, si attesta sotto la media dei paesi più avanzati. In Italia continuiamo a non farci troppi problemi a consegnare la nostra carta di credito al cameriere che sparisce per qualche minuto con il nostro documento ma abbiamo una tremenda fifa se dobbiamo digitare le fatidiche 16 cifre ad un sito come Amazon o Ebay.

Per le aziende, poi, c’è anche l’annoso problema dei file illegalmente condivisi in rete, che alimenta da anni un dibattito tra difensori della legalità e sostenitori di un web libero, dove tutto è gratis. Il fragore causato dai files top secret pubblicati da Wikileaks ha ulteriormente amplificato la voce di coloro che chiedono siano applicate misure più restrittive su Internet.

Per quanto riguarda le aziende, fa’ luce sui numeri il Rapporto 2010 di Symantec secondo il quale il 75% delle imprese avrebbe subito attacchi informatici negli ultimi 12 mesi, per un danno economico complessivo di 2 milioni di dollari l’anno. Il furto di dati su carte di credito, di identità digitali e di sottrazione di informazioni personali sono i principali obiettivi degli attacchi.

Eppur, (qualcosa) si muove! Da Torino arriva una tecnologia che promette lo scambio di files “riservati” in totale sicurezza: Filippo Chiariglione, un ricercatore torinese, ha inventato, assieme a un team di sei persone, un software che trasformando il formato del documento (denominato MP21), sarà visibile solo dalle persone indicate dal proprietario del file stesso. Il software non si limita a questo, ma sarà capace di agire proattivamente, ovvero invierà un messaggio al proprietario ogni qualvolta un utente sconosciuto tenterà di aprire l’allegato contenente il file, e questi potrà decidere se rendere il file leggibile o meno.
Per ora è disponibile solo una versione di prova del software (scaricabile sul sito della Smart RM) , ma a Febbraio 2011 dovrebbe essere già pronta la soluzione per le applicazioni business.

Il software è già stato premiato a livello internazionale: Chiariglione e il suo team hanno appena vinto la prima edizione di UK-Italy Springboard, manifestazione organizzata dal consolato britannico e da JStone, una management company dei processi innovativi creata dalla Fondazione Crt, che scova aziende d’eccellenza tecnologica e ne favorisce la crescita.

Fonte: La Stampa

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