Vietare le intercettazioni come fonte di prova: la legge salva-Berlusconi

Vietare le intercettazioni come fonte di prova: la legge salva-Berlusconi

Vietare l’utilizzo delle intercettazioni come fonte di prova: è questa l’arma alla quale sembra stia ricorrendo Silvio Berlusconi per salvarsi dal caso Ruby. Il premier sta cercando di mettere in atto, e le dichiarazioni di questi ultimi giorni lo confermano, un emendamento gabola che, probabilmente, verrà votato direttamente questa settimana in commissione Giustizia, dove il PDL ha la maggioranza di un deputato.

Su suggerimento dell’avvocato Niccolò Ghedini e grazie a Pietro Longo e Maurizio Paniz, il disegno di legge sulle intercettazioni verrà modificato solo in alcune parti e colpirà sia la possibilità di pubblicazione e quella di indagine da parte della magistratura, ma anche l’incauta intercettazione e la possibilità di un suo utilizzo in sede processuale.

Azioni che sono da portare avanti prima del 6 aprile prossimo: una corsa contro il tempo per impedire che la Procura di Milano inizi la prima udienza del caso Ruby e, a fronte di una legge retroattiva, finisca essa stessa imputata.

Fonte: You Focus

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *