Tra di noi c’è una spia dei servizi deviati

Tra di noi c’è una spia dei servizi deviati

NAVI DEI VELENI. Pochi giorni prima di morire il capitano De Grazia si confidò con il cognato. I sospetti si concentravano su un ufficio adiacente la Procura di Reggio, dove operava il Sismi.


Occorre andare a ritroso nel tempo, riprendere il filo del passato, ha detto ieri su queste pagine Alessandro Bratti, membro Pd in commissione ecomafie, commentando la notizia dell’esistenza di un documento del dicembre del 1995, ancora coperto dal segreto di Stato, dal quale emerge che il governo avrebbe stanziato un’elevata somma di denaro pubblico da destinare al Sismi per seguire «lo stoccaggio dei rifiuti e delle armi». Quello della segretezza è un vincolo «intollerabile» per Luigi De Magistris soprattutto perchè la questione «nella sua complessità riguarda la salute pubblica. Occorre chiarezza, mentre questo documento non fa che consolidare i sospetti e le preoccupazioni già esistenti».

Per il parlamentare europeo dell’Idv, la politica sulla questione deve prendersi un unico impegno: «Quello di eliminare il segreto di Stato per reati legati al terrorismo, alla mafia, ma anche all’ecomafia». Quella dei servizi deviati, prosegue l’ex pm, in Calabria «è una costante che si accompagna ad ogni inchiesta importante. Guardate cosa mi è successo quando con l’inchiesta Why not ho toccato punti sensibili come la presenza di Finmeccanica in Africa».

Sulla natura delle attività del Sismi nei traffici di armi e rifiuti, Ermete Realacci presenterà un’interrogazione parlamentare urgente. L’esponente ambientalista del Pd ha definito «inaccettabile» la sussistenza del vincolo di segretezza sul documento scovato da Terra aggiungendo che «più volte abbiamo chiesto l’intervento dei servizi di sicurezza su vicende delicate come il traffico di armi e rifiuti, un intervento che però deve essere a tutela del nostro territorio senza essere interpretato, come spesso è avvenuto, come una questione militare». Realacci, poi, mostra una certezza: «Sulle navi dei veleni, l’intelligence è stata coinvolta. O era informata e ha tollerato. E, francamente, non so cosa sia peggio».

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