Ferrara: ‘Golpe moralistico’, in piazza anche popolo viola

Ferrara: ‘Golpe moralistico’, in piazza anche popolo viola

Silvio Berlusconi lo aveva gia’ detto, Giuliano Ferrara lo ha ripetuto oggi: quello della Procura di Milano contro il premier e’ un ”golpe moralistico”. Sono dure le parole che sceglie il direttore del Foglio per chiudere la manifestazione antipuritani organizzata dal suo quotidiano in risposta a quella del PalaSharp dove sabato scorso in 10 mila avevano chiesto le dimissioni del presidente del Consiglio. Ferrara parla di una ”crociata giacobina e puritana”, di metodi di spiare dal buco della serratura da inquisizione spagnola, di una opposizione che neanche con Futuro e Liberta’ ha la maggioranza alla Camera e rischia di non vincere le elezioni neanche se tutti i partiti si uniscono e allora pensa dichiaratamente a iniziative extraparlamentari.

”E chi puo’ realizzare un programma politico fuori dalle regole e della Costituzione? la Procura di Milano – dice fra gli applausi -. Lo ha gia’ fatto una volta, puo’ farlo una seconda”. Ferrara spiega che ”un nemico assoluto non c’e”’, ma l’attacco e’ chiaro e i riferimenti che fa sono al Terzo Reich e alla Ddr passando per le citazioni di Kant. ”Alla Procura di Milano – osserva – imputo in termini politici il fatto che si muove in modo tale da determinare come conseguenza quello che abbiamo chiamato con il presidente Berlusconi un golpe moralistico”. L’applauso del teatro – che ha una capienza di 1.500 posti ed e’ pieno – non si fa aspettare, ma Ferrara va oltre. Prima chiede di alzare la mano a chi non ha mai pensato che Berlusconi potrebbe essere piu’ sobrio (e nessuno l’alza), poi al premier delinea una linea da seguire.

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