Come si combatte l’assenteismo

Come si combatte l’assenteismo

Uno dei mali della nostra società in ambito lavorativo ed in particolare della pubblica amministrazione è l’assenteismo. Con questo termine si fa riferimento al fenomeno della sistematica assenza di un impiegato o dipendente dal suo posto di lavoro durante l’orario lavorativo. Molto spesso c’è da aggiungere che l’assenza non è dichiarata, cioè il dipendente non è sul posto di lavoro nonostante risulti esserlo.

Un fenomeno purtroppo dilagante che mette e a repentaglio non solo la salute delle aziende compromesse, ma anche il futuro, peraltro poco florido, del lavoro in Italia. L’originalità e la creatività tipicamente italiane sono applicate anche nelle numerose attività assenteiste.
Ne è un esempio l’accaduto a Reggio Calabria. Ben 17 impiegati assenteisti del Comune di Reggio Calabria sono finiti in manette con l’accusa di truffa. Altri 78 sono stati sono stati denunciati dalla Guardia di Finanza. Altri 42, invece, saranno ascoltati dal Gip che deciderà se applicare nei loro confronti l’interdittiva dai pubblici uffici. I primi avrebbero truffato il Comune di Reggio Calabria “con artifizi e raggiri, consistiti nell’attestare la propria presenza sul luogo di lavoro tramite la timbratura del proprio cartellino marcatempo, poi allontanandosi senza giustificato motivo”. In ogni caso hanno percepito “un ingiusto profitto, consistito nella retribuzione ricevuta nelle giornate di assenza ingiustificata, con pari danno per l’ente locale”. Il misfatto, perpetrato nel tempo, è stato attestato dalle microcamere piazzate dalla Guardia di Finanza che avrebbero ripreso i dipendenti del Comune che la mattina timbravano il badge e poi si allontanavano dall’ufficio. Ma anche altri dipendenti che avrebbero timbrato per conto di colleghi assenteisti come dimostra il video.

Come dimostra questa vicenda è necessario, sia per la pubblica amministrazione che per le aziende, già colpite dalla feroce crisi, prendere delle valide precauzioni contro i dipendenti truffatori. Innanzi tutto perché i danni recati alle imprese potrebbero divenire irreparabili e inoltre perché l’integrità di una azienda o di un ufficio pubblico si misura anche dai propri impiegati. Sempre più spesso le microcamere sono utilizzare per sorvegliare ingressi ed uscite, orari e comportamenti durante il lavoro. Ciò che altrettanto spesso accade è che ci si riduce all’ultimo momento, adottando questo genere di precauzioni solo quando si hanno dei forti dubbi e quindi una volta che il danno sia stato già arrecato.

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