Come funziona l’intercettazione di un cellulare

Come funziona l’intercettazione di un cellulare

Per compromettere il vostro telefono cellulare, un hacker dotato di attrezzature radio poco costose e software open source può facilmente, ascoltare le vostre conversazioni, intercettare i dati, o più semplicemente farvi arrivare bollette astronomiche.

Durante il convegno DeepSec di Vienna, è stato dimostrato come qualsiasi cellulare sia esposto a tali rischi, a causa di errori di programmazione che possono essere sfruttati dagli hackers per ottenere il controllo del vostro telefono tramite attacchi praticamente impossibili da rilevare grazie a un piccolo apparecchio di ricezione e trasmissione, piazzato in zone affollate quali ad esempio un aeroporto, che può portare il suo attacco nel giro di pochi secondi.

Tali attacchi sfruttano la debolezza strutturale del codice di base che si occupa della gestione delle connessioni e delle trasmissioni radio di una rete cellulare, un codice sviluppato negli anni 90 all’inizio della diffusione dei telefoni cellulari, e mai aggiornato. Tale codice considera gli elementi che costituiscono la rete, quali appunto le stazioni trasmittenti, come “amici” e pertanto non ritiene necessaria alcuna protezione.

Secondo la ricerca presentata al DeepSec, molti gestori di rete trascurano questo aspetto, concentrandosi prevalentemente sulla protezione contro applicazioni che nascondano attacchi o virus Trojan. Invece, le moderne stazioni mobili riescono a farsi riconoscere dal gestore di rete come “amiche”, inserendo dei codici all’interno della rete e riuscendo ad accedere ai dati di un singolo utente con conseguenze facilmente immaginabili.

Una volta fatto questo, possono monitorare tutte le comunicazioni effettuate tramite un cellulare, o addirittura spiarne il possessore, dando istruzioni al telefono di rispondere automaticamente a tutte le chiamate senza squillare, fungendo pertanto come un vero e proprio cellulare spia. Il telefono infettato può essere usato come “ponte” per raggiungere la stazione di base ed infettare altri cellulari, il tutto in una maniera assai difficile da rilevare.

Questa minaccia è assai realistica anche sotto il punto di vista dei costi, in quanto la stazione base di una rete cellulare è un’apparecchiatura dal costo assai elevato, mentre i materiali usati per fabbricare questi apparecchi di intercettazione sono a buon mercato, ed il software open source per gestire le stazioni di base GSM è ormai facilmente reperibile.

I ricercatori che hanno dimostrato queste debolezze provengono da un gruppo di ricerca della University of Luxembourg, e sono già in collaborazione con vari operatori di rete cellulare per porre rimedio ad eventuali errori di programmazione, e soprattutto per impedire che in futuro tali errori possano permettere intrusioni non autorizzate.

Attualmente, per difendersi da simili attacchi contro la propria privacy telefonica, è consigliabile prendere delle precauzioni, se proprio non si può fare a meno di usare il telefono cellulare per il proprio lavoro o per motivi personali.
La migliore maniera è certamente quella di usare un telefono cellulare criptato, che aggiunge alla codifica usata dal gestore di rete un ulteriore livello di sicurezza.

Infatti, la conversazione tra due cellulari di questo tipo viene criptata tramite una chiave di codifica a 256 bit, grazie ad un software di criptaggio installato sui due telefoni.

Se entrambi i cellulari impegnati in questa conversazione sono dotati di tale software e della stessa chiave, il segnale audio inviato da uno dei due telefoni viene trasformato in un rumore inintelligibile, che l’altro telefono trasforma in suoni e voci grazie al suo programma di decodifica e alla chiave di sicurezza.

In questo modo, una eventuale intercettazione avrebbe come unico risultato l’ascolto di un rumore incomprensibile.
Per scoprire il funzionamento dei cellulari criptati e di altre apparecchiature per la difesa della vostra privacy, vi consigliamo di visitare il sito di Endoacustica, azienda impegnata nella sicurezza con un’esperienza pluriennale.

Fonte: Endoacustica Blog

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