Chiusura sedi Polizia Postale, secondo l’Associazione Prometeo è un regalo ai pedofili.

Chiusura sedi Polizia Postale, secondo l’Associazione Prometeo è un regalo ai pedofili.

“La crisi che attanaglia anche il nostro paese ed i conseguenti tagli di 65 milioni di euro alla Polizia di Stato, non voglio pensare debbano essere pagati in termini di innocenza violata”. È questo ciò che scrive presidente dell’associazione antipedofilia Prometeo, Massimiliano Frassi, che ha scritto una lettera aperta al Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, in relazione alla chiusura delle sedi locali della Polizia Postale, di cui circa mille agenti altamente specializzati verranno impiegati in altri ambiti di polizia.

In questo scenario “appare facile immaginare come chi abusa possa sentirsi ancora più libero di farlo, essendo venuto meno un controllo importantissimo, che non potrà essere ricoperto da nessun altro”. Il compito svolto dagli agenti di Polizia Postale è davvero importantissimo e insostituibile perché ha permesso, negli anni, di controllare i nuovi media, Internet in primis, e di scovare numerosi pedofili anche in flagranza di reato.

Chiudere le sedi locali di un tale fondamentale corpo preposto alla nostra sicurezza, sarebbe aiutare non solo i diversi reati che si possono commettere online, come le frodi, ma a pagare il prezzo più alto sarebbero proprio i bambini. “Un sito pedopornografico può far guadagnare anche 90mila euro al giorno, garantendo alla criminalità organizzata soldi sulla pelle dei bambini”, afferma Frassi rivolgendosi al Ministro Cancellieri. E continua “Proprio per questo la supplico, a nome di tutti quei bambini che voce non hanno, né mai avranno, di intervenire per evitare che i tagli alla Polizia portino alla soppressione di tutte le sedi locali. Nel solo Lazio resterebbe la sede di Roma e già questo rende l’idea di che danno sarebbe. Un intervento simile è un regalo alla pedofilia. E Lei, come noi, questo non lo può accettare”.

Le intercettazioni, denigrate da chi molto spesso ha qualcosa da nascondere, che siano esse effettuate con microspie ambientali o telefoniche, hanno permesso, insieme al monitoraggio dei nuovi strumenti che corrono sul Web, di smascherare pericolosissimi criminali, ancora più pericolosi, se vogliamo, quando si tratta di pedofili a caccia di giovani vittime per i loro insani desideri. È più che giustificato, quindi, l’allarme lanciato dal presidente dell’associazione Prometeo, un allarme che non può non essere colto anche dai genitori dei bimbi, affinché possano vigilare sui loro figli perché non cadano in pericolose trappole, soprattutto quando si tratta di nuovi mezzi di comunicazioni, ai quali ormai nessuno può più rinunciare, sebbene bisognerebbe “buttare un occhio” su quello che i minori fanno o dicono online. Per questo, per rassicurare i genitori, si sono diffusi strumenti per spiare pc a distanza, in maniera discreta, e senza che i ragazzi se ne accorgano, lasciando loro la sensazione di essere comunque indipendenti e protetti nella loro privacy.

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